Le proprietà aromatiche di alcune piante hanno dato origine a vari miti e leggende che le circondano durante tutto il corso della storia. Superstizioni, credenze popolari ricche di mistero e fascino. È il caso del basilico, del rosmarino e della menta.

Il basilico possiede una sua storia multiculturale. In India è considerato sacra al dio Vishnu, mentre in Grecia è associato ai sentimenti d’odio e di invidia, in Moldavia c’è invece la credenza che possa favorire l’incontro con la propria anima gemella.

Menta era il nome di una delle figlie del fiume infernale Cocito. Un giorno si innamorò di Plutone e divenne sua amante, ma Proserpina, moglie di Plutone, scoprì la tresca e per vendicarsi mutò con un maleficio la giovane ninfa in un’erba: la menta. Invece gli antichi Romani pensavano che questo vegetale fosse capace di aumentare la memoria. Proprio per questo si ipotizza che dalla parola menta derivi quella latina “mens” e la successiva evoluzione in “mente”.

Un’altra famosa piantina aromatica è il rosmarino, e ovviamente non mancano anche in questo caso le antiche leggende. Infatti in Grecia era considerato il simbolo della dea dell’amore Afrodite, pertanto rappresentava il desiderio amoroso e l’unione matrimoniale. Mentre una leggenda spagnola narra che la Madonna si nascose dai soldati di Erode grazie ad un grande cespuglio di rosmarino. Questo accadde quando la madre di Cristo scappò in Egitto con Gesù neonato.

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